31 marzo, taglio del nastro a Gorgonzola per la nuova ciclabile che porta a Melzo
Ufficializzato e aperto al pubblico il taglio del nastro per la pista ciclabile Gorgonzola – Melzo. Un percorso lungo un chilometro e 700 metri, accessibile già da dicembre ma che ora, steso l’ultimo manto, concluse le opere di tombinatura, posati i parapetti a protezione dei fossi e della sede stradale esistente ( scelti in legno per un minore impatto visivo ed una più semplice manutenzione), è ora definitivamente percorribile, illuminato e sicuro lungo tutto il percorso.
Un progetto finanziato con circa un milione e 400 mila euro dalla concessionaria di Teem e che, tra iter burocratici, lavori e modifiche in corso d’opera, ha avuto una durata di sei anni.
Come tengono a sottolineare i sindaci di Gorgonzola Angelo Stucchi e di Melzo, Antonio Fusè, la nuova pista verrà intitolata ad Alessandro De Nicola, il ciclista ventunenne che perse la vita nel marzo del 2014 su questo tratto di provinciale, investito mentre pedalava sulla via Parini fra Gorgonzola e Melzo.
Il tratto della ciclabile
La struttura parte dall’incrocio delle Quattro strade di Melzo e si conclude in via Parini a Gorgonzola, nei pressi del sottopasso. Collegando Melzo con la ciclovia della Martesana (uno dei percorsi ciclabili più frequentati della Lombardia) e Gorgonzola con il trafficato nodo d’interscambio ferroviario melzese, favorirebbe inoltre notevoli miglioramenti da un punto di vista di mobilità d’area.
Per questioni di sicurezza, come da Ordinanza della Polizia Locale, la circolazione stradale di via Parini verrà regolamentata dalla riduzione del limite massimo di velocità da 70 a 50 km/h fuori dal centro abitato.
I Cittadini e le delegazioni dei due Comuni, muniti di bicicletta, sono invitati ad unirsi alla cerimonia di domenica 31 marzo alle ore 11, con ritrovo presso i rispettivi centri, per percorrere la pista.
«Non solo un percorso sicuro – descrivono i due primi cittadini –ma un modo per valorizzare strategicamente, rendendo accessibili infrastrutture e servizi (linea ferroviaria, metropolitana, scuole e ospedali) la mobilità del territorio che collega la Martesana a Milano».
Katia Ardemagni