Cassina, fedeli intossicati in chiesa da spray al peperoncino
Intossicazione da spray urticante a Cassina de’ Pecchi, nella chiesa Santa Maria Ausiliatrice, proprio durante la gremita Messa delle Palme. Tutto comincia poco dopo l’inizio della funzione delle 11.30, celebrata dal parroco don Massimo Donghi e coofficiata proprio in quel momento da un sacerdote filippino nella propria lingua per rivolgersi ad un gruppo di connazionali partecipanti.
Dal fondo della Chiesa si comincia ad avvertire qualche colpo di tosse, che nel giro di pochi minuti, aumenta. I fedeli si concitano, in molti faticano a respirare e manifestano sofferenza e bruciori alla gola. A quel punto il parroco, resosi conto che qualcosa davvero non andava e interrompendo doverosamente la messa, ha tenuto a far aprire tutte le porte invitando gli astanti ad uscire sul sagrato per riprendere fiato.
Scongiurato l’intervento di soccorso
Durante la funzione c’erano moltissime persone, fra cui anziani e bambini piccoli. Dopo qualche attimo di malessere ma rigenerati da un po’ d’aria fresca, i fedeli hanno potuto rientrare in chiesa senza la necessità di chiedere l’intervento dei soccorsi medici.
Resta la perplessità sull’incoscienza del gesto, spruzzare dello spray urticante in un ambiente chiuso e affollato, il cui responsabile è tuttora ignoto e le cui intenzioni lasciano la cittadinanza offesa e basita.
Chi può acquistarlo?
Occorre sottolineare che tale prodotto può essere venduto alle persone sopra i 16 anni in luoghi certificati come le farmacie e deve essere usato solo per l’autodifesa personale e non come mezzo d’aggressione per non essere soggetti a conseguenze penali come l’applicazione dell’aggravante al reato di lesioni personali (come previsto dall’articolo 585 del codice penale).
Katia Ardemagni