Censura sulla satira di Carnevale. Giunta di Cassano e Associazione replicano alle accuse di Colombo: “parole a titolo personale”

Non ci ha messo molto tempo il comune di Cassano a replicare alle asserzioni del tesoriere dell’Associazione Amici del Carnevale, Angelo Colombo, in merito alla censura alla satira politica di cui si è parlato in questi giorni e che ha suscitato non poco rumore.

Se, a  quanto dice Colombo, l’organizzazione dei carri per la parata carnevalesca sarebbe stata subordinata ad un patto fra le parti secondo cui fosse bandita dalla Giunta l’allegoria politica apertamente riferita ai personaggi pubblici della città a fronte di un finanziamento di seimila euro, dal Comune arriva invece, come riportano le pagine de Il Giorno, una smentita ferrea a far chiarezza e a mettere a tacere le critiche. Attraverso una nota, il Comune di Cassano intenderebbe sottolineare che «La satira politica è lasciata alla libera iniziativa di chi ritiene, più che legittimamente, di farla assumendosi, i relativi oneri e onori, compresi i costi. L’utilizzo strumentale delle decisioni prese e delle informazioni condivise è grave e nel modo più assoluto non corrispondente al vero».

Il Comune rompe il silenzio

Nello specifico, poi, emerge: «il Comune, che ha la responsabilità e titolarità dell’organizzazione del carnevale, ha incontrato l’associazione per condividere il format organizzativo e il tema da proporre per l’allestimento dei carri allegorici da noleggiare o realizzare. In quella occasione sì è chiarito e condiviso con tutti i presenti (tesoriere compreso) che il contributo da destinare all’Associazione doveva essere inerente all’allestimento dei carri e quindi al tema definito (quello dei cartoni animati, ndr). Il contributo, con soldi pubblici, a nostro avviso, deve infatti essere chiaramente rendicontabile e utilizzato per una manifestazione all’insegna del divertimento».

Oggetto del botta e risposta sarebbe quindi l’assenza di imposizioni istituzionali, a favore piuttosto di condivisone delle scelte e di una partecipazione contributiva a scopo sociale pro-volontariato. A criticare le dichiarazioni di Colombo, non solo la Giunta, ma anche alcuni membri dell’Associazione stessa, del cui direttivo l’ex assessore è componente, nelle persone di Fabrizio Cortesi, Presidente, e Federica Ferri, la sua vice, i quali si allontanerebbero da quanto proclamato, tenendo a puntualizzare che «Angelo Colombo ha parlato a titolo personale, le sue dichiarazioni non rappresentano l’associazione».

Katia Ardemagni

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