Inaugurata a Trezzo la mostra “Leonardo da Vinci Genio Universale”. Intervista all’assessore alla Cultura Francesco Fava e recensione

Grande affluenza di pubblico il 2 marzo al Castello visconteo di Trezzo sull’Adda per l’inaugurazione della mostra interattiva sulle macchine leonardiane. Trenta ricostruzioni a grandezza naturale realizzate a  Firenze sono state “invitate” per raccontare dal vivo la loro storia e la percezione della realtà – del tutto relativa – di Leonardo. Il grande spettacolo degli sbandieratori in costume della ” Torre dei Germani” di Busnago e l’uomo Vitruviano hanno dato il benvenuto ai visitatori della mostra, inserita peraltro, nel palinsesto di “Milano Leonardo 500”.

 Come nasce l’idea e dove porterà?

Organizzatore dell’iniziativa l’assessore alla Cultura di Trezzo, il professor Francesco Fava, che in un’intervista ci racconta:
“Sono sicuro che questo evento riscuoterà nei mesi prossimi ancora tanto successo. Basta pensare che stamani le guide della Pro Loco hanno dovuto aprire le porte ben mezz’ora prima l’orario previsto, a causa dei numerosi visitatori.
L’idea parte circa un anno e mezzo fa, quando mi sono messo in contatto con il museo Leonardo da Vinci per portare le macchine a Trezzo. L’organizzazione non è stata facile (contatti, sopralluoghi, misure, trasporti) poiché le macchine sono a grandezza naturale e bisognava esporle nel miglior modo possibile; ma a montarle  sono arrivati dalla Toscana quattro abili artigiani, parte del gruppo di realizzazione delle opere, che in tre giorni hanno allestito il tutto.
L’Amministrazione Comunale ha sposato fin da subito l’idea e ha collaborato alla stesura del progetto finale, che vedrà anche una ricaduta turistica sul territorio. A Trezzo come sapete non mancano le attrattive, basti pensare al Castello, alla torre, ai sotterranei, l’alzaia sull’Adda, la Centrale Taccani ecc. La città è pronta a promuovere il territorio e gli esercizi commerciali e ricettivi sono preparati al meglio ad accogliere gli eventi correlati alla mostra (sino al 27 ottobre), che inevitabilmente smuoveranno un gran numero di visitatori e turisti.
Fra le varie iniziative, abbiamo in programma concerti, passeggiate ecologiche culturali, visite ai luoghi vinciani di Milano, varie conferenze per presentare al meglio il Grande Scienziato e laboratori d’ingegno per adulti e ragazzi.
Si comincia già sabato 23 marzo, in collaborazione con la Casa Editrice Meravigli alle ore 16.00 in Biblioteca, incontro con la scrittrice Nadia Gobbi che presenterà il volume “Leonardo a Milano”, una sorta di visita virtuale nei luoghi a lui cari.
La cosa interessante è che l’ingresso a tutti gli eventi è gratuito, compresa la mostra, perché penso e sostengo che la cultura deve essere alla portata di tutti”.

Considerazioni

Ripensare all’esasperata ed energica identità leonardiana oggi, considerando tutti i cambiamenti che l’hanno vista partecipe in prima linea sul fronte dell’innovazione, e che ha messo in luce opportunità nuove, grintose e provocatore culminando nella creazione di differenti modelli di arte, scienza, ingegneria e architettura, significa riflettere sui cambiamenti di cinquecento anni di società stessa.
Utilizzando tutte le forme espressive possibili – alcune hanno esplorato il territorio isolato e contraddittorio delle identità maschili e femminili, altre lanciato lo sguardo lontano cogliendo della realtà gli aspetti più concreti, inquietanti, dolorosi, a volte ironici o, più onirici delle relazioni tra umanità e cosmo, Leonardo ha dato vita ad una polifonia di concetti e tratti che fonde idealmente il suo legame con la natura in un percorso temporale che parte mezzo millennio orsono ed  arriva ai nostri giorni in un atto di unione fra arte, pensiero creativo ed esistenza.
Una mostra come questa è pertanto è un’ottima cartina tornasole, un prisma ottico che rifrange perfettamente tutte le complessità e le sfaccettature del suo “Dna universale”, la mappatura simbolo di un’intelligenza in rapido e continuo mutamento, che ancora oggi continua a riservare sorprese, a liberare energie positive e ad esplodere di creatività in tutte le latitudini del mondo.

Katia Ardemagni

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