Incidente a Vignate, il vero responsabile si consegna ai carabinieri

Fermata con l’accusa di omicidio stradale la persona che, nella notte del 10 febbraio, si è scontrata con l’auto di Chiara Venuti. Durante il tragico incidente, in cui la ragazza ha perso la vita, lei e le sue due amiche – gravemente ferite – sono rimaste intrappolate nell’auto.

L’accusa non riguarda però l’uomo di cinquantasei anni che quella notte presenziava sul luogo dichiarandosi conducente dall’Audi A6  scontratasi col veicolo delle ragazze. In stato di fermo si trova infatti suo figlio, M.I., un trentatreenne che, a distanza di quattro giorni dall’accaduto, decide di consegnarsi spontaneamente ai carabinieri, ammettendo la sua responsabilità.

I dettagli

Nei fatti, dopo lo scontro con la Ranault Clio di Chiara, l’uomo sarebbe fuggito dal luogo dell’incidente. Avrebbe poi fatto rientro a casa per avvertire direttamente il padre dell’accaduto che, a quel punto si sarebbe a lui sostituito raggiungendo, con la medesima auto, il tratto di strada dove a breve sarebbero arrivati i Primi Soccorsi ed i Carabinieri, ai quali infine fornire il proprio resoconto.

Secondo le righe de il Giorno “su disposizione del pm sarà sottoposto all’esame tossicologico e accompagnato al carcere milanese di San Vittore. Il padre è indagato per il reato di “frode processuale”.

Katia Ardemagni

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