Influenza 2019, come riconoscere i sintomi e limitare i danni
Sono oltre 320mila gli italiani che hanno cominciato il 2019 con l’influenza, portando a un milione e 800 mila il totale delle persone colpite dall’inizio dell’epidemia (dati Influnet). Ma a quanto pare il peggio deve ancora arrivare se consideriamo che il picco è previsto per la fine di gennaio. Le cause della diffusione sono sicuramente da addebitarsi in buona parte al meteo. I più colpiti, come sempre, bambini e anziani, ma anche un buon numero di persone in età lavorativa. Attraverso una rete di medici sentinella, l’Istituto superiore della Sanità, ne sta valutando l’andamento. Tra i sintomi accusati: febbre alta, tosse, dolori articolari, senso di spossatezza, stipsi e inappetenza. Consigliati i rimedi “della nonna”: stare a riposo al caldo e bere molta acqua, in caso di necessità, assumere paracetamolo o ibuprofene, sia per abbassare la febbre sia per alleviare i dolori. Generalmente si guarisce nel giro di una settimana, ma potrebbero insorgere anche delle complicanze che non vanno sottovalutate soprattutto nelle categorie più a rischio (bambini, anziani e persone sottoposte a terapie che abbassano le difese immunitarie). Tra le più comuni quelle a carico dell’apparato respiratorio come bronchiti o polmoniti. Altre complicanze potrebbero insorgere a carico del sistema cardiocircolatorio (miocarditi), di naso, orecchie e gola (otiti, sinusiti, faringiti o laringiti) o anche del sistema nervoso. Cosa fare per sfuggire al contagio? Ovviamente evitare il più possibile il contatto diretto con persone malate o indossare una mascherina, stare alla larga da luoghi affollati, lavarsi spesso le mani soprattutto se si utilizzano mezzi pubblici e, in questi casi, evitare il contatto con occhi, naso o bocca.
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