“No alla cartiera” il neonato comitato di Trezzo

Una cinquantina di cittadini di Trezzo, insieme a esponenti dell’opposizione, ha partecipato alla marcia “anticemento alla Caldera”, recandosi presso l’ex strada bianca al confine con Grezzago, per vedere con i propri occhi l’ampiezza dell’area. Area che, grazie al via libera della giunta della cittadina confinante, verrà presto coperta da un insediamento di 130 mila mq di cemento. Il lotto, situato vicino al casello dell’A4, ospiterà i capannoni di una nuova cartiera, ritenuta insalubre per i cittadini residenti in zona. Fabio Cologni, referente WWF che sta portando avanti questa battaglia in prima persona, ha dichiarato: “Siamo di fronte a una nuova battaglia per la nostra salute. Esattamente come è stato anni fa per l’inceneritore”. Il neonato Comitato, aprirà presto una pagina Facebook con lo scopo di raccogliere quante più adesioni possibili in quanto, secondo il capogruppo di minoranza (Tutti per Trezzo), Carlo Sironi, “solo i cittadini possono fare il pressing necessario a fare invertire la rotta ai nostri amministratori”. In realtà le possibilità che si possa fare qualcosa non sono molte: questo progetto è in stand-by dal 2010 e ora il privato ha maturato il diritto a costruire, riconoscendo comunque oneri per 5 milioni e mezzo a Grezzago per la costruzione della nuova scuola e un milione e mezzo a Trezzo. Tentata anche la via della mediazione, proponendo alla proprietà la possibilità di trasferire l’insediamento di un chilometro e mezzo, all’interno del territorio di Trezzo, vicino al forno Falck, a discapito però dell’importante somma che Grezzago riceverebbe per gli oneri. “Nulla è impossibile quando si tratta di tutelare il futuro” ha dichiarato infine Cologni.

Fonte: ilgiorno.it

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