Prove invalsi su PC, ma i computer non bastano? Ecco la proposta estrema

I dirigenti scolastici ‘invitano’ i docenti a portare i pc personali per metterli a disposizione degli alunni. Perché? Il motivo è che da quest’anno le prove Invalsi devono essere computer based, ovvero a pc, ma le scuole non posseggono sufficienti mezzi informatici.

Incalcolabili le segnalazioni inviate al sindacato dagli istituti scolastici mentre il Miur, a conoscenza del problema, cerca di trovare soluzione fornendo alle scuole una settimana supplementare per uno svolgimento dei test “fasico”.

Come riportano le principali fonti di informazione, una tale carenza di pc avrà come effetto la riorganizzazione dei test su turni di più giorni, con un conseguente disagio, a livello di orari (e fuori-orari) sia per studenti che insegnanti.

E proprio alla luce di ciò, il dirigente scolastico di una scuola media di Oristano –  in cui quattro classi terze dovranno sostenere le prove Invalsi –  si è visto nella scomoda posizione di dover proporre ai suoi insegnanti di far portare a scuola i loro pc per prestarli ai ragazzi.

“Ancora una volta – commenta ad Affari Italiani Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda – docenti e studenti pagano lo scotto dell’inadeguatezza di un’Amministrazione che è smart soltanto a parole ma non nei fatti”.

(Foto/ Web)

 

Katia Ardemagni

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