Truccazzano, riaperta l’indagine in acqua sulla morte di Sara. Occorre trovare l’auto, custode di troppe verità

Durante la notte fra il 9 e il 10 luglio una coppia di conviventi, Sara Luciani 21 anni, e Manuel Bazzini, 31 anni, si allontanano in auto dalla loro città, Melzo. Con loro un amico, che dopo qualche ora trascorsa insieme, si congeda.  Il giorno seguente avviene il ritrovamento del cadavere di Manuel, suicida per impiccagione nel cortile della nonna. Indossa pantaloni e scarpe infangati. A distanza di due giorni, il 13 luglio, un ulteriore dramma. Vengono rinvenute a Paullo le spoglie della ragazza, a ridosso della casa delle acque di via Buonarroti, sull’ansa del canale, nonché, nello stesso periodo, targa, paraurti e pochi pezzi di carrozzeria dell’auto, una Wolkswagen Golf del 2006, rimasti incastrati nelle grate alla centrale di Paullo.

Dall’ esame autoptico sul corpo della giovane, emerge che al momento della caduta nel canale fosse già deceduta, che non avesse assunto droghe e che su di lei non comparisse alcun segno di violenza 

I carabinieri non escludono alcuna ipotesi

Nel corso dei mesi, le lacune che la morte dei due giovani presenta e la mancata scoperta dell’auto, spingono le autorità competenti a proseguire le investigazioni, concentrate tra le «chiuse» di Truccazzano e Paullo. Nella giornata di ieri riprende ufficialmente l’indagine, condotta a Trucazzano dai carabinieri di Cassano d’Adda, coordinata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Michela Bordieri, e favorita dalla riduzione della portata in alveo e della minor intensità della corrente delle acque, tipicamente burrascose  e particolarmente complicate da scandagliare.

Come riportato da il Giorno, “gli uomini del Nucleo Subacquei dei Carabinieri di Genova sono arrivati in riva all’Adda ieri in tarda mattinata, hanno tenuto il briefing di rito con i colleghi della Compagnia di Cassano d’Adda e per tutto il giorno, ancora una volta dopo molti mesi, hanno scandagliato i fondali del canale. Le ricerche proseguiranno oggi per tutto il giorno”.

Non sussistendo certezze del momento preciso e della circostanza in cui l’autovettura sia finita in acqua, il suo recupero secondo gli inquirenti, sarebbe ragguardevole per far luce sulle ombre attualmente in essere.  “L’ipotesi è che il ‘punto zero’ di questo dramma sia a Truccazzano, poco lontano dal cimitero dove, più di una volta, è stato allestito il campo base delle ricerche. Non si sa se Sara fosse a bordo, o se sia finita, o sia stata gettata, in altro punto”.

Katia Ardemagni

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