Vaccini, scuola a rischio per le famiglie non in regola?
Il 10 marzo è scaduto il termine stabilito dalla legge Lorenzin per presentare nelle scuole i documenti necessari a dimostrazione di aver provveduto a vaccinare i propri figli, obbligo esteso a tutto il territorio italiano. Secondo la legge, quindi, da oggi i bambini non in regola non potrebbero accedere al nido o alla scuola dell’infanzia almeno finché non verranno vaccinati. Per i bimbi della primaria e i ragazzi della secondaria di primo grado, invece, scattano le sanzioni con importi dai 100 ai 500 euro. Dal prossimo anno è previsto un iter semplificato, che consentirà l’accertamento diretto del rispetto dell’obbligo attraverso lo scambio dei dati tra scuola e Asl. Sistema al quale hanno già aderito in anticipo Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Toscana, Marche, Liguria, Valle d’Aosta, Sicilia e le Province di Bolzano e Trento.
Entro il 20 marzo, scrive l’Ansa, le famiglie non in regola riceveranno una lettera dalla scuola frequentata dai propri figli per la verifica delle motivazioni della mancata vaccinazione. I genitori dovranno inviare la relativa documentazione entro 10 giorni. Una volta dimostrato di essere in regola, potranno far rientrare i bambini a scuola.
A Milano, il sindaco Giuseppe Sala ha dichiarato: “A Milano abbiamo pochi bambini che non sono in regola” con le vaccinazioni e “mi appello al fatto che non si strumentalizzi su questi pochi casi. La situazione è ampiamente sotto controllo. Oggi vedremo di gestire questi pochi bambini che non sono in regola”.