Gorgonzola, agli studenti più seri e studiosi l’I.C Montalcini mette a disposizione la cattedra

Accogliere nelle classi ragazzi che vanno ancora a scuola, far gestire loro la lezione e dare sempre più spazio all’insegnamento tra pari. Secondo il Miur l’alternanza scuola lavoro è un’esperienza formativa che unisce sapere e saper fare, orienta le aspirazioni dei giovani e apre la didattica al mondo esterno. Un modo per consolidare, attraverso la pratica, le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, arricchirne la formazione ed orientarne il percorso di studio e di lavoro futuro grazie a progetti in linea con il loro piano di studi.

Il progetto, obbligatorio per tutti gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta. Un cambiamento culturale per la costruzione di una via italiana al sistema duale, che riprende buone prassi europee, coniugandole con le specificità del tessuto produttivo ed il contesto socio-culturale italiano.

Ed è ciò che fa l’Istituto Comprensivo Montalcini di via Don Milani di Cernusco, diretto dal Dirigente Scolastico Dott. Nicola Ferrara. Il progetto alternanza scuola-lavoro di quest’anno, dal 25 febbraio scorso al primo di marzo, ha visto coinvolti i ragazzi del Liceo Scienze Applicate Marconi di Gorgonzola nelle attività didattiche della Scuola Secondaria, alle quali i ragazzi del Liceo hanno partecipato in maniera del tutto nuova, “dietro la cattedra”.  Il concetto stato: “accogliere nelle classi ragazzi che vanno ancora a scuola, far gestire loro la lezione e dare sempre più spazio all’insegnamento tra pari”.

Il sogno di tutti gli studenti, mettersi dietro alla cattedra

Per i ragazzi tirocinanti Cristian Menini, Cesar Cojocaru, Siria Rencurosi, Samuele Polito, la possibilità di affiancare i docenti della scuola media nel loro lavoro quotidiano dentro le classi. Un modo “stimolante e formativo” per affacciarsi ad una realtà lavorativa ed educativa  ponendosi “dietro la cattedra” con l’obiettivo di ampliare la loro visuale su aspetti di didattica, di gestione della classe sui quali, normalmente, da studenti, non si è portati a riflettere. E in questo senso si sono dimostrati preparati e responsabili. Gli alunni della secondaria di primo grado li hanno accolti con molto entusiasmo: oltre che per la novità, anche per la percezione di parlare con qualcuno che li rappresentasse maggiormente, come se i contenuti da apprendere fossero ”veicolati “ da un “compagno di viaggio”, spiega la Prof. Ditadi, responsabile del progetto dell’I.C. Montalcini. In quest’ottica, i ragazzi “accolti” sono stati sicuramente una risorsa importante, uno strumento di mediazione che è stato percepito come “valore aggiunto” della lezione.

La studentessa Siria Rencurosi ha svolto il suo tirocinio solo nella prima settimana, mentre gli altri spiega la Prof. Valentina Ditadi,  continueranno ad affiancare il Prof. Pellaschiar e le Prof. Romano, Borroni, Chirico, Landolfi nei tre pomeriggi di rientro delle classi del Corso B del tempo prolungato fino alla fine dell’anno scolastico, impegnandosi anche  in attività extra curricolari, come lezioni di recupero e potenziamento pomeridiano in diverse discipline.

L’insegnante Ditadi spiega come è nato il progetto

“Il progetto è nato da una richiesta della prof. Anna Maria Lupo Referente dell’Alternanza Scuola-Lavoro del Liceo Scienze Applicate Marconi di Gorgonzola, che è stata fin da subito accolta dal nostro Istituto. Il coinvolgimento dei Docenti è stato massiccio: ben dieci insegnanti di lettere, matematica, inglese, tecnologia, sostegno per un totale di sei classi, tra prime, seconde e terze, hanno voluto provare questa esperienza.  E’ stata una bella scoperta e anche una gratificante soddisfazione. Questo progetto è per noi una prassi consolidata che in questo secondo anno consecutivo è stata messa a punto. Nel tempo sono nate collaborazioni con diverse Scuole, il Comune di Gorgonzola, le Farmacie e le Banche. Di diverso dall’anno scorso, vi è per i ragazzi la possibilità di scegliere se seguire tutte le lezioni di quella classe oppure affiancare diversi insegnanti in una disciplina specifica, come ad esempio ha fatto l’alunno Polito che ha affiancato le insegnanti Paris e Gentili del Corso E. Gli altri ragazzi hanno invece scelto di seguire le classi 1 B, 2B, 3B nelle diverse discipline con l’idea di stabilire un rapporto costante con gli alunni indipendentemente dalla materia.

Un’altra differenza riguarda l’età stessa dei tirocinanti, quest’anno più giovani, perché di terza e non di quarta: è stata più evidente la loro ingenuità nella relazione con gli alunni. C’era anche una maggiore timidezza e qualche incertezza in più anche nei contenuti. Difficoltà che hanno cercato di superare, impegnandosi e mettendosi in gioco. Hanno provato a fare gli insegnanti, avendo da poco imparato a fare gli alunni.

I nostri insegnanti si sono dimostrati molto coinvolgenti con i ragazzi, perché essendo i loro tutor hanno dato loro l’opportunità di strutturare parti della lezione, ma   li hanno anche all’occorrenza supportati e guidati” conclude la professoressa Ditadi.

Legàmi

Sempre dalla prof. Ditadi: “La ragazza che ha fatto lezione nella classe 1 B, Siria Rencurosi, si è talmente legata agli alunni che i ragazzi le avevano preparato dei bigliettini di saluto e augurio per l’ultimo giorno e in quell’occasione si sono tutti commossi, la stessa tirocinante, insieme alla sua referente Deborah Abbaduto, e anche tutti gli insegnanti presenti. Siria infatti è riuscita a instaurare questo legame con la classe in una sola settimana, è passata ancora a trovarli e il loro è un legame che sta continuando. Il progetto nella nostra scuola é previsto per le classi terze, quarte e quinte. L’attività di quest’anno presso il Montalcini è stata proposta agli studenti più seri e studiosi e loro l’hanno accolta con piacere. I ragazzi infatti si sono dimostrati molto soddisfatti dell’esperienza e anche desiderosi di continuare. Alcuni di loro l’hanno improntata come rapporto tra pari, altri come veri e propri tutor. Un’ottima opportunità per gli studenti di entrambe le scuole, compresi quelli delle medie; ritengo che la relazione con ragazzi quasi coetanei abbia reso più facile l’approccio allo studio”.

 Katia Ardemagni

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