Milano “oltre” le barriere architettoniche: arrivano i primi parchi gioco inclusivi
Quanto è grande la gioia di un bambino quando può giocare liberamente all’aria aperta? Senza i pericoli del traffico si sta meglio, lo sappiamo tutti.
Il piacere del divertimento è qualcosa che aiuta meglio a crescere – fisicamente e psicologicamente – ed è anche un diritto. Ma i bambini con diversa abilità possono farlo pienamente e liberamente?
In Italia le città in cui esistono parchi giochi per i bambini diversamente abili si possono contare sulle dita di una mano e in generale, quelli presenti non sono adatti a tutti. Così come la presenza di gradini, erba troppo alta, ghiaia o sterrato contribuiscono a renderli luoghi inospitali per molti.
Milano sempre più accessibile
Da queste esigenze sono nate delle soluzioni. Ed ecco i primi parchi giochi inclusivi milanesi, aperti a tutti i bambini, con e senza disabilità.
In pole position i giardini pubblici Indro Montanelli presso cui è stato inaugurato da pochi giorni un nuovo parco inclusivo ed accessibile.
Ma non solo: anche Le strade e le Piazze dei venti in Via Carlo Bazzi, il Parco Formentano in Largo Marinai d’Italia e la Cascina Bellaria al Parco Trenno hanno preso questa direzione.
Il buon senso e l’esperienza ci insegnano che quanto sia importante il gioco nell’infanzia, ma c’è qualcosa in più che ce lo riassume, ovvero il Manifesto dei diritti naturali delle bambine e dei bambini del maestro e pedagogista Gianfranco Zavalloni. E’ importante sapere che grazie a ciò (è stato uno dei perni su cui si è basata la volontà di creare questi spazi) ed alla determinazione di genitori, associazioni e istituzioni, qualcosa stia cambiando.
Katia Ardemagni