Classifica “European Best Destination” 2018: Milano, quanto sei bella?

Tu sei per me, la più bella del mondo… Anche quest’anno si è conclusa la European Best Destination che nel 2017 ha visto il capoluogo lombardo piazzarsi secondo dopo la città di Porto, in Portogallo.
Nel 2018, a concorrere con Milano molte le città europee che per questo avvenimento si sono presentate al top.

Dal 2009, a selezionare le città candidate è la giuria centrale dell’organismo EBD (European Best Destination), che da Bruxelles lavora regolarmente nella promozione della cultura e del turismo in Europa.

Ma chi ha vinto? Ecco la classifica 2018 delle 10 migliori città europee:

Al primo posto Breslavia (Wrocland, Polonia), anche detta la Venezia Polacca.
2. Bilbao, Spagna
3. Colmar, Francia, anche detta “Piccola Venezia”
4.Isola Hvar, Croazia
5. Riga, Lettonia
6. Milano
7. Atene, Grecia
8. Budapest, Ungheria
9. Lisbona, Portogallo
10. Bohinj, Slovenia

Seguono, nella classifica delle migliori città europee: Praga, Kotor, Parigi, Vienna, ed al quindicesimo posto Amsterdam.

Appare evidente come tutte queste città siano, in qualche modo, legate all’acqua – fiumi, laghi o mare – ovvero probabile fonte di ispirazione dei giurati. E i nostri Navigli? A quanto pare non sono bastati a conquistare il titolo di “European Best Destination”.

Ma se si sperava potessimo raggiungere il primo posto perché con Milano avrebbe vinto l’Italia, dal momento che il premio avrebbe fatto da volano turistico per le altre destinazioni nazionali, resta innegabile l’appeal di questa città “sempre sul pezzo” e dalle molte facce. Una Milano elegante, classica ma al contempo alternativa e innovativa. Tanto che il cliccatissimo sito ufficiale EDB (www.europeanbestdestinations.com)  la definisce sulle sue pagine come un vibrante tempio della cultura, patria di Leonardo, del Design e, ovviamente, della Moda. Non trascurando di porle sul capo quel velo di leggerezza che tanto fa bene allo spirito eleggendola madrina (vera) dell’aperitivo e della night life.

Milano, dunque è, e rimane, un modello storico e culturale che attrae turismo: un bene sia per i milanesi, a cui piacciono le proposte, che ai turisti certi di trovare in città numerose attrattive.

FACCIAMO DUE CONTI
Ad attirare sempre più turisti (la Camera di Commercio ne ha contati 3 milioni nei primi 6 mesi del 2017) è stato, anche, il modello delle cosiddette “week”. Milano infatti ha nel suo Dna un’assoluta attitudine alla cultura e all’innovazione. Caratteristiche verso cui l’amministrazione comunale si è orientata per il “lotto” vincente Salone + Fuorisalone, proponendolo in altri settori, dando luogo a progetti tematici come MiArt, Radiocity, Bookcity, PianoCity etc.

Non escludiamo da queste incoraggianti percentuali anche il boom della ristorazione, con una crescita degli esercizi tra il 2008 e il 2016 del 46,8% (fonte Sole24ore), della ricettività (favorita sia in città che nell’interland e nella provincia) né il successo del social housing (AirBNB) e degli sharing automobilistici e ciclistici (BikeMi, oltre a Ofo e Mobike).

Impossibile pure non citare l’Expo 2015 come concausa di questa ascesa che, seppur fra diverse difficoltà, ha impennato “le quote” della metropoli padana. A rivelarlo sono gli indicatori economici ufficiali (dal pil pro-capite, all’importo medio delle pensioni e a quello dei depositi bancari), cui si aggiungono i macroinvestimenti nelle riqualificazioni urbane: da City Life a Porta Nuova, oltre ad un incremento costante dei flussi turistici.

Il primo posto per Milano nella EDB sarebbe comunque stato un ottimo e ulteriore ritorno d’immagine: per la città vincitrice, infatti, in premio la prestigiosa esclusiva nell’utilizzo di titolo e logo “European Best Destination” per l’Amministrazione e i propri partner pubblici e privati, e una campagna di promozione della città per un intero anno da parte di EBD. Nondimeno, il supporto di networking sui social che dal 2009 registrano una crescita di visitatori sui canali web delle destinazioni premiate di oltre 4 milioni di utenti e, “ultimo ma non ultimo” l’impatto virale sui vari social. Sarà, speriamo, per l’anno prossimo.

Katia Ardemagni

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