“Cologno al tempo della Seconda guerra mondiale” rinviata per “proteste”

“Non un’iniziativa politica ma una rievocazione storica”. Che scuote e crea dissenso, tanto che le Associazioni Anpi, Aned e alcuni partiti politici contestano.

Una proposta dalla Giunta di Cologno, guidata dal sindaco leghista Angelo Rocchi, e Organizzata dal gruppo ’36 Fusilier Kompanie’associazione apolitica specializzata nelle rievocazioni storiche della vita da campo di reparti militari nazisti.

La manifestazione, avrebbe dovuto tenersi in occasione della Festa della Liberazione nei giorni 21-22 aprile davanti a Villa Casati, sede del Municipio, incentrandosi sulla rievocazione, con la presenza di figuranti in divisa nazista, di un campo militare della Wehrmacht ed altre forze, come l’Armata rossa e i gruppi di partigiani.

Ma date le accese polemiche, nonché le preoccupazioni da parte delle forze dell’ordine preposte al presidio, il Sindaco Angelo Rocchi comunica la decisione di rinviarla al week end del 9-10 giugno: “La campagna di disinformazione ha creato una situazione esplosiva e, di fronte al timore e al pericolo di disordini, la prima cosa è la sicurezza dei cittadini”.

Della manifestazione, in un video congiunto con il sindaco su Facebook, l’assessore alla cultura del comune, Dania Perego informa che nelle date di giugno ci si confronterà con un museo interattivo:  laboratori, la preparazione del rancio ‘con ricette d’epoca’, la dimostrazione di attività di primo soccorso, la narrazione di ‘racconti, miti e leggende del nord’, una ‘cerimonia di consegna” di onorificenze, banchi didattici, materiale storico da conoscere o, riconoscere.

rassicura la cittadinanza: “Non ci sono scene di guerra, si vedrà solamente come era la vita in quei momenti”.

Una questione che è diventata un caso politico, di cui anche la stampa estera ha sentito il dovere di parlare e che alcuni rappresentanti dell’opposizione vorrebbero vedere completamente annullata.

Da parte del primo cittadino Angelo Rocchi, come riporta il Fatto Quotidiano: “Noi abbiamo dato un taglio culturale ed informativo per gli studenti e le famiglie. Si tratta di attori dilettanti che collezionano abiti storici e riallestiscono anche campi partigiani, russi, il lavoro della Croce Rossa, il servizio telegrafico. La stessa rievocazione è stata fatta in Comuni a guida Pd e lì non è successo niente”.

Katia Ardemagni

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