Deragliamento Trenord, aperta inchiesta con ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo

Tutti i soccorsi sono stati mobilitati in seguito al gravissimo deragliamento del convoglio Trenord, tratta “Cremona-Milano Garibaldi”, avvenuto questa mattina in prossimità della stazione di Pioltello: i feriti sono stati presi in carico dalle équipe competenti.

Oltre all’assistenza ai passeggeri, la priorità in questa fase è quella di fornire doverose e accurate informazioni alle famiglie dei viaggiatori, che stanno vivendo momenti di angoscia. A partire dalla dinamica dell’accaduto. Indignati i parenti delle oltre cento persone coinvolte nel disastro, fra cui alcune decedute e diverse gravemente ferite.

Secondo la fonte Ansa, le vittime risultano essere Pierangela Tadini, 51enne originaria di Caravaggio e residente a Vanzago (Milano), Giuseppina Pirri, 39 anni, di Cernusco sul Naviglio e una terza donna, di cui è ancora in corso l’identificazione.

Di quei venti, fatali centimetri, sempre secondo il rendiconto Ansa, che corrisponderebbero al cedimento strutturale del binario, ancora non è  possibile capire se siano stati provocati dall’incidente stesso o se già esistessero su quel tratto. E la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo sull’incidente.

Cordoglio, dunque, per tutti i congiunti che in questo momento provano dolore e rabbia, e che attendono di conoscere le reali motivazioni di un fatto pesantissimo.  Il pensiero unanime, che crea collera e insicurezza, è che un incidente del genere possa, e avrebbe potuto colpire, qualunque studente e lavoratore in viaggio verso una giornata di impegni come tante altre.

La Prefettura di Milano ha attivato nel frattempo due linee telefoniche a cui è possibile chiedere informazioni su propri parenti eventualmente coinvolti nell’incidente ferroviario. I numeri sono 0277584184 e 0277584892.

(Foto E. Falzone)

Katia Ardemagni

 

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