Gelso d’Oro, Cernusco premia i suoi cittadini “migliori”

Sono stati assegnati a Nello Canducci, Massimo Recalcati, la Nuova Coopertiva Agricola Cernuschese e alla memoria di Sara Tricella i Gelso d’Oro edizione 2018. Consegnata ieri sera presso la Casa delle Arti, questa onorificenza è la dimostrazione tangibile del valore e della gratitudine che l’Amministrazione riconosce ai cernuschesi che si sono distinti per motivi sportivi, culturali, artistici e di impegno sociale. Il premio è stato consegnato direttamente dal sindaco Ermanno Zacchetti.

I premiati, ecco chi sono e le motivazioni del riconoscimento

Nello Canducci
Professore per lunghi anni alla scuole medie, amatissimo dai suoi studenti e autore di diversi libri, in particolare sul calcio e su Cernusco, è stato premiato “Per l’esempio educativo per generazioni di studenti e di appassionata narrazione della nostra città”.

 

Nuova Coopertiva Agricola Cernuschese
Il presidente della Nuova Coopertiva Agricola Cernuschese, Adriano Tagliafierro, ha ricordato i 100 anni di vita della cooperativa e ha rivolto un pensiero e un ringraziamento a chi l’ha preceduto. Vince il Gelso d’Oro “Per l’espressione dei valori di dignità, lavoro, indipendenza economica, cooperazione per lo scopo condiviso, mutualità, che costituiscono il fondamento di cent’anni di storia cernuschese”.

 

Massimo Recalcati
Cresciuto a Cernusco, è oggi uno psicoanalista di fama internazionale. In un suo post su Facebook, scrive: “Nel paese dei miei genitori ho vissuto la mia prima giovinezza: la nebbia fitta, il venditore di caldarroste fuori dalla Chiesa la domenica, la torta dei morti, il glicine della Scuola di via Manzoni, il suono familiare del dialetto, l’acqua verde del Naviglio, l’ordine metafisico della pianura, i salici sui bordi dei fossi, le pannocchie di mais, la via Adua che portava nei boschetti dove gli amanti si ritrovavano soli…”. A lui il premio “Per l’eccellenza riconosciuta a livello internazionale nel campo della psicoanalisi e nella lettura della società di oggi, che non dimentica le sue radici e il vissuto nella nostra città”.

Sara Tricella
E’ stato il padre a ritirare il premio alla memoria di Sara Tricella, purtroppo scomparsa troppo presto. Nonostante una grave malattia, si è fino alla fine prodigata per aiutare chi ne aveva più bisogno, operando nel sociale anche in luoghi lontanissimi come il Nicaragua e il Chiapas messicano. La motivazione del premio è “Per il grande impegno umano e sociale, svolto a favore degli ultimi”.

La serata, toccante e commovente, è stata allietata dalla musica delle Orchestre I Musici e Sistema, nonché dal violino del Maestro Gaspare Raule.

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