Pericolo cinghiali in tangenziale. La TE Spa si rivolge agli automobilisti della Martesana
Sempre più numerosi gli avvistamenti di animali selvatici che dimorano stabilmente nei boschi e nelle colture di pregio della Pianura Padana ed è frequente distinguere anche in Martesana varie specie come donnole, faine, volpi, gru ed aironi, fra cui il cinerino, specie protetta, avvistato lungo la ciclabile che costeggia il Naviglio verso Cernusco.
Questo è un importante indicatore della salute ecologica del nostro territorio, ma la proliferazione invasiva di alcuni animali nelle zone semi urbane del Nord Est milanese, della Brianza e del Lodigiano rappresenta un fenomeno fuori controllo che crea particolare apprensione, poiché le segnalazioni notturne e alle prime luci dell’alba si riferiscono in particolare ai cinghiali, soprattutto femmine con al seguito numerosi piccoli, sono ormai ricorrenti.
Servono dunque determinati accorgimenti e misure di contenimento affinché la convivenza tra uomo e fauna non vada a scontrarsi sino al punto da mettere a repentaglio l’incolumità delle persone, com’è capitato il 3 gennaio sul tratto di autostrada A1 tra Lodi e Casalpusterlengo, durante il drammatico incidente dovuto all’attraversamento di un branco di cinghiali che ha provocato la morte di un uomo e il ferimento di 10 persone, tra cui bambini e adolescenti.
Un problema annoso, quello della limitazione degli ungulati, che crea dibattito a livello nazionale e legislativo e che inevitabilmente preoccupa in prima persona chi guida, compresi gli automobilisti della Teem (nota come A58, la Tangenziale Est Esterna di Milano, lunga complessivamente oltre 100 km).
Le telecamere già esistenti sulla Teem e prossime ai 15 sottopassi salvavita per gli animali, inclusi quelli di Melzo, nonché la presenza di reti protettive, rassicurerebbero però gli utenti della strada e isolerebbero gli animali in zone di sicurezza. Come riporta il quotidiano il Giorno, “nelle foto-trappola (così gli etologi chiamano le speciali apparecchiature, attive anche al buio, impiegate nella produzione di filmati naturalistici), piazzate dalla concessionaria nell’ambito di un monitoraggio a campione dei tunnel, sono caduti esemplari selvatici assortiti, colti in flagrante nei loro spostamenti soprattutto notturni”.
A tal proposito, una circolare di Società Tangenziale Esterna S.p.a. notifica: «Grazie ai 15 sottopassi salva-vita esistenti che permettono alle specie di spostarsi da un lato all’altro del tracciato, la direttissima Agrate-Melegnano garantisce sicurezza a tutti gli utenti anche sul fronte dei sinistri provocati dai selvatici. Le immagini delle telecamere posizionate da Tangenziale Esterna SpA dentro le mini-gallerie con l’obiettivo di testare l’efficienza delle strutture provano che molti animali, dopo aver tentato invano di violare le recinzioni, imboccano i percorsi».
Katia
Ardemagni