Italiani, benzina e diesel alle stelle: per Pasqua aumentano i prezzi
Un’amara sorpresa nell’uovo pasquale degli italiani, che proprio alla vigilia di una serie di Ponti, sino a quello del Primo Maggio, e secondo l’allarme lanciato da Codacons, potrebbero dover fare i conti con l‘aumento del carburante.
Rialzi sui prezzi
In previsione una maggiore spesa annua da +390 euro per una famiglia con due figli (+308 euro la famiglia tipo) con l’aumento dell’inflazione dell’1%.
“Il tasso di inflazione potrebbe subire uno scossone nelle prossime settimane a causa dell’andamento al rialzo dei listini dei carburanti registrato nell’ultimo periodo”. A lanciare l’allarme è il Codacons, che già stima una maggiore spesa annua da +390 euro per una famiglia con due figli (+308 euro la famiglia tipo) con l’aumento dell’inflazione dell’1%.
I carburanti, già carissimi, aumenterebbero quindi (anche) a causa delle quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo che si registrano in leggera crescita. E così – riporta il Giornale – Eni ha ritoccato all’insù di 1 centesimo i prezzi raccomandati di benzina e diesel, così come Tamoil, che però ha ridotto di 1 centesimo il Gpl.
Diamo i numeri
Secondo i dati forniti da Quotidiano Energia e ricevuti dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale varierà in base alla modalità di rifornimento e al tipo di carburante stesso (benzina o diesel).
Modalità “self service”
- Con benzina, ammonterebbe a 1,611 euro/litro, con i diversi marchi che vanno da 1,612 a 1,622 euro/litro (no-logo a 1,589).
- Il prezzo medio praticato del diesel è a 1,503 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,505 a 1,515 euro/litro (no-logo a 1,481).
Modalità “Servito”
- per la verde il prezzo medio praticato è di 1,741 euro/litro, con gli impianti colorati che vanno da 1,710 a 1,817 euro/litro (no-logo a 1,635)
- per il diesel la media è a 1,636 euro/litro, con i punti vendita delle compagnie tra 1,622 a 1,724 euro/litro (no-logo a 1,527).
- il Gpl, infine, va da 0,641 a 0,663 euro/litro (no-logo a 0,634).
“A marzo – spiega l’associazione – l’Istat segnala un incremento del gasolio del +5,3% su anno mentre la benzina è salita addirittura del +2,4% su base mensile – spiega il presidente Carlo Rienzi – Numeri che rischiano di riflettersi sui prossimi dati relativi all’inflazione, in quanto l’aumento dei costi di trasporto provoca, come noto, un rincaro generalizzato dei listini al dettaglio per una moltitudine di prodotti che viaggiano su gomma”. Per questo “ci aspettiamo un rialzo del tasso di inflazione causato dal caro-carburante che sta interessando nell’ultimo periodo il nostro Paese, e che provocherà una nuova stangata per le tasche dei consumatori”.
Katia Ardemagni