Su due ruote verso l’integrazione: Segrate dona biciclette ai migranti

Mercoledì 15 novembre alle ore 17 presso la Ciclofficina del Parco Europa di Segrate, si è tenuta la consegna di sette biciclette ad altrettanti ragazzi provenienti da Pakistan, Costa d’Avorio, Somalia e Guinea, richiedenti asilo ed ospiti del CAS milanese di via Sammartini.  Un’iniziativa simile a quelle di svariate organizzazioni benefiche presenti su tutto il territorio nazionale, fra cui anche Milano, attraverso la quale le bici vengono raccolte attraverso donazioni spontanee e campagne di raccolta.

In questo caso idea e realizzazione del progetto arrivano da Margherita Cattabeni, residente a Segrate, che circa un mese fa aveva lanciato appunto un appello tramite Facebook, alla ricerca di qualcuno che le regalasse delle biciclette. All’invito ha aderito l’associazione Fiab SegrateCiclabile, che si è occupata di sistemarle dotandole di luci, campanello e catena.

Un’azione significativa, che segna il passaggio fra emergenza ed integrazione di persone in fuga da situazioni complesse e alla ricerca di una seconda opportunità di vita. L’obiettivo è agevolare i sette ragazzi, neo assunti, per recarsi al posto di lavoro.  Alla consegna erano presenti oltre a Margherita Cattabeni, il sindaco Paolo Micheli, il vicesindaco Luca Stanca, i volontari di Fiab SegrateCiclabile (che hanno anche fatto un minicorso ai ragazzi sul corretto uso delle bici in strada) e dell’associazione SOS Emergenza Rifugiati Milano (SOS ERM). L’Amministrazione comunale di Segrate ha fatto da tramite facendo incontrare tutte le persone coinvolte nell’iniziativa. Bici usate e garantite quindi, sia da un punto di vista meccanico che legale. Un valore aggiunto, questo, per combattere inoltre la pratica illegale di acquistare di biciclette a prezzi bassi, ma di origine quasi certamente discutibile.

Katia Ardemagni