Elio e la sua lotta pro autismo
Anche l’Elio delle Storie Tese nazionali, all’anagrafe Stefano Belisari, si unisce alla lotta pro autismo. E lo fa in modo diretto, in quanto papà di un bambino autistico, come testimonial dell’associazione Tutti uniti per l’autismo – attiva su change.org.
Un’iniziativa importante e, negli intenti decisiva, che punta a sensibilizzare le persone su questa realtà non da tutti conosciuta e a chiedere un sostegno alle istituzioni. Obiettivo finale: poter aiutare concretamente i genitori di bambini autistici a superare le innumerevoli e attuali difficoltà.
Il sostegno di Elio alla Campagna
Elio è uno dei tanti padri lombardi che vivono quotidianamente, sulla propria pelle, la difficoltà nel riuscire ad avere una diagnosi certa, e che sperimentano la stessa solitudine delle altre famiglie con situazioni simili nell’affrontare la disabilità.
L’aiuto alle famiglie con persone autstiche è fondametale
Da un punto di vista legislativo, l’autismo ha ancora bisogno di molta partecipazione. Le famiglie con bambini autistici sono spesso sole nel gestire la disabilità dei figli, ed Elio lo sottolinea: «Purtroppo nella nostra ricchissima e avanzatissima regione – afferma sul web parlando di chi soffre di autismo – queste persone sono abbandonate completamente alle proprie famiglie che devono farsi carico di tutto, delle spese per i trattamenti, della mancanza di inclusione e del dover affrontare, senza strumenti validi, le prospettive per il futuro. In Lombardia ci sono norme che potrebbero migliorare tantissimo tutto questo. Basta volerle applicare». Attualmente per questa campagna, coadiuvata da Enzo Iacchetti anch’esso testimonial, le firme raccolte sono più di 150 mila e l’obiettivo delle 200 mila è stato quasi raggiunto.
Anche PizzAut è per l’inclusione sociale
Di tutto ciò ne sa qualcosa Nico Acampora, impegnato nelle politiche giovanili in qualità di assessore all’educazione a Cernusco sul Naviglio ed operativo nel sostegno dei ragazzi su più fronti. In materia di autismo é infatti fondatore e promotore del progetto PizzAut, nato nell’aprile 2017 e basato su integrazione e relazione dei ragazzi affetti da questa patologia, nonché sulle medesime esigenze di carattere familiare citate da Stefano Belisari.
Gli argomenti sono salienti. Rimane ora l’attesa che le istituzioni tengano conto di tale appello. (Foto/Web)
Katia Ardemagni