Inzago, crolla il soffitto a Villa Cornaggia: il Comune si attiva per i restauri
E’ fatto di cronaca noto il crollo in data 25 luglio 2019, nella casa comunale a Villa Cornaggia ad Inzago, del soffitto: nel cuore della notte un uomo è rimasto ferito ad una gamba.
Come riportato da il Giorno, moglie e marito erano in salotto, mentre i figli – fra i 15 e i 22 anni – si trovavano in camera da letto. All’improvviso, un’ampia porzione del sottile strato di intonaco, agganciata alla rete sotto le travi in legno del solaio, si è staccata, piombando in una nuvola di polvere e detriti sul pavimento e sui mobili. Il Comune si è dapprima mobilitato al fine di fronteggiare tempestivamente l’emergenza, sgomberando immediatamente l’immobile. Stesso destino ha subito l’abitazione di fronte, occupata, invece, da un anziano. Ovviamente le due famiglie hanno trovato immediata sistemazione altrove.
In seguito, lunedì 29 luglio 2019, la Giunta si è adunata per, in primis, ottenere il via libera da parte della Soprintendenza ai restauri in Villa, che ospita al piano terra il comando della Polizia Locale di Inzago e, al primo, le due unità abitative sopra citate, destinate a famiglie in difficoltà economiche.
«Sulle case non affittate abbiamo già provveduto ai restauri che hanno portato alla messa a norma integrale delle strutture, a partire dalle canne fumarie – spiega il vicesindaco Carlo Maderna – mentre risulta più complesso intervenire su alloggi abitati. Nel caso di un edificio come villa Cornaggia, c’è una difficoltà maggiore: è un immobile storico, realizzato secondo canoni diversi, sottoposto al vincolo delle Belle arti. All’epoca, si costruiva così: travi in legno e intonaci sospesi su sottili strati di rete o canne. Ora attendiamo il via libera, su cui cerchiamo di ridurre al massimo i tempi. Io stesso sto muovendomi dall’inizio dell’anno per ottenere finanziamenti attraverso bandi europei o da fondazione Cariplo e spero di chiudere in tempi ragionevoli».
Nonostante la paura, l’episodio è stato prontamente tamponato e limitato nelle sue conseguenze da parte dell’Amministrazione locale.
Jacopo Luca Mazzon