Magdi Cristiano Allam presenta a Cernusco il suo libro “Io e Oriana”. E avverte “Siamo una popolazione a rischio di estinzione”.

Il 7 giugno, in Piazza Matteotti a Cernusco sul Naviglio, si è tenuto l’incontro con Magdi Cristiano Allam, giornalista e scrittore, il quale ha presentato il suo ultimo libro: “Io e Oriana” edito da MCA Comunicazione. Da musulmano laico si converte alla religione cristiana cattolica, rinunciando alla sua precedente fede islamica e prendendo il nome di Cristiano nel 2008.

Attento studioso dei movimenti fondamentalisti islamici e fervente affermatore di una politica Europea dalle radici Cristiane, si oppone ai dogmi dell’islamismo, nei quali – contrariamente al credo Cristiano –  viene certificata non solo l’inferiorità di donne e bambini, ma una serie di esasperazioni ideologiche messe in atto attraverso violenza incondizionata ai danni degli infedeli. Da qui la sua definizione “La radice del male è in Maometto e nel suo Allah“.

Il libro è una sorta di testamento professionale e ideologico ricevuto dalla Fallaci, che ha trovato in lui la persona più adatta a portare avanti il suo pensiero. “Io e Oriana” si rivela essere un meticoloso lavoro, denso della personalità di entrambi, un elaborato resoconto di pensieri condivisi in materia Islamica ed emersi nel periodo di massimo idillio spirituale vicendevole. Ne nasce un lavoro carico della musicalità e del gusto estetico narrativo tipici della Fallaci, che curava i suoi libri come fossero una sua estensione, suoi figli e sua essenza stessa. Magdi Cristiano Allam sottolinea: “Oriana è i suoi libri”.

Ma questo libro è anche lo strumento attraverso cui egli ripercorre le motivazioni che lo hanno spinto ad una scelta di conversione religiosa tanto radicale sia da un punto di vista spirituale sia ideologico e pratico, grazie appunto allo scambio intellettuale che esisteva tra lui e Oriana Fallaci. Fra loro entrarono in gioco due approcci comunicativi differenti, originati da percorsi esistenziali diversi che Magdi illustra nel corso della presentazione: “Oriana ha avuto il privilegio di volare sempre alto, ha intervistato i grandi della storia, ha vissuto il fronte delle guerre che hanno segnato la sua epoca. E’ apparsa sulle prime pagine dei giornali in tutto il mondo”.

Magdi –  autodefinendo le sue esperienze come “più modeste” – rivela invece di essersi sempre mescolato alla gente, frequentando le persone e i personaggi che rappresentavano i temi di cui si è occupato. Ciò gli ha consentito di realizzare in Italia la prima grande inchiesta sulle moschee, la prima grande inchiesta sul terrorismo islamico in Italia e in Europa, entrando personalmente come musulmano in quei luoghi e parlando con quei personaggi apertamente, perché in possesso degli strumenti linguistici e culturali per farlo.

Di entrambi, in sintesi, è la considerazione secondo cui la radice del male non è solo il radicalismo islamico, o il terrorismo islamico: bensì è l’Islam stesso, ciò che Allah prescrive nel Corano, le parole e le gesta di Maometto. Il pensiero di Oriana Fallaci si fonde con quello di Magdi Cristiano Allam: “l’Islam è il Corano, comunque e dovunque. E il Corano è incompatibile con la libertà, è incompatibile con la democrazia, è incompatibile con i diritti umani e con il concetto di civiltà”.

Allam, per le sue convinzioni e per il suo lavoro basato su di esse, è stato reiteratamente condannato e minacciato di morte da altri musulmani, accusato di essere in contrasto con ciò che Allah ed il Profeta prescrivono. Si è trovato dunque obbligato ad approfondire la sua conoscenza del Corano e soprattutto di Maometto, scoprendo che la religiosità a cui si era riferito fino a quel momento, era una religiosità popolare, tramandata di padre in figlio senza la verifica della fondatezza dei contenuti, in modo quindi acritico dalla stragrande maggioranza dei musulmani. La percentuale di persone che non conosce il Corano pur praticandolo è spaventosamente alta.

Dopo la sua conversione riferisce attraverso il Corriere della Sera un suo pensiero emblematico: “l’Islam è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale”. Parole queste soppesate, ponderate, che egli ha ritenuto fondarsi sulla realtà dei fatti. In oltre cinquant’anni di esperienza religiosa musulmana, Magdi Cristiano Allam riconosce l’esistenza di tanti musulmani perbene, moderati e sostanzialmente laici che antepongono cuore e ragione ad Allah e a Maometto. Ma, di contro, l’Islam come religione che si nutre di ciò che il Corano e Maometto prescrivono non è moderata affatto. Lucide le sue considerazioni durante l’incontro, condivise da Romano La Russa: “Ci siamo autoimposti di sospendere l’uso della ragione e di non entrare nel merito dei contenuti della religione islamica. Abbiamo paura di guardare in faccia questa realtà. Siamo in un’Italia e in un’Europa dove possiamo parlare del nostro credo con la massima libertà nel bene, nel male e nel dubbio”.

Citando il “caso Charlie Hebdo” del 7 gennaio 2015 dice: “Non temiamo l’irriverenza della satira che si rivolge alla nostra religione perché tutto ciò lo si ascrive alla libertà di espressione sancito dall’articolo 21 della nostra Costituzione. La nostra paura nell’affrontare la religione islamica è dovuta –  secondo Allam –  alla perdita delle nostre radici, della nostra fede, ma anche alla perdita di identità, valori, regole e leggi. Siamo disorientati a tal punto da aver aderito all’ideologia del relativismo: non crediamo più che la verità esista. Riteniamo che ognuno possa essere depositario delle proprie verità e che tutte debbano essere messe sullo stesso piano. Ci vergogniamo di ciò che siamo al punto da aver trasformato la nostra patria in una terra di nessuno, dove chiunque può entrare, affondare le proprie basi, dettare le proprie regole e condizioni, considerandole passivamente come le regole di una società nuova a cui dobbiamo assoggettarci. Ciò che oggi rende questa nostra fragilità ancora più acuta è il tracollo demografico che colpisce l’Europa, area nel modo che in assoluto ha il più basso tasso di natalità. Siamo una popolazione a rischio di estinzione”. 

Vengono riferiti i dati secondo cui è dimostrabile come siamo destinati. Sul piatto della bilancia, numeri alla mano: “80 milioni di giovani europei contro la presenza di 350 milioni di mediorientali di pari età lasciano presagire una colonizzazione demografica certa” .

Fino all’ultimo momento della sua vita professionale, Oriana Fallaci è stata coerente padrona del suo pensiero e delle sue convinzioni. “Io e Oriana” rappresenta il modo di Allam di esserle grato per avergli aperto gli occhi di fronte ad una verità scomoda ma concreta ed aver scosso le coscienze di tutti, costringendoci a guardare in faccia alla realtà della guerra scatenata dal terrorismo islamico nel nome dell’Islam.

L’evento è stato organizzato e presentato da Andrea Miedico, capolista di Fratelli d’Italia del gruppo Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Cernusco sul Naviglio e coadiuvato da Romano La Russa, portavoce per la Provincia di Milano di Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale, con la presenza della candidata sindaco Paola Malcangio che, per l’occasione, ha citato alcuni aspetti salienti del suo programma in linea con quanto espresso durante la presentazione e strettamente legati alla realtà cernuschese degli ultimi anni.

Katia Ardemagni

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