Polizia municipale: a Pozzo mancano le unità

Una questione che si trascina da mesi a Pozzo d’Adda, quella che riguarda l’assenza sul territorio di una sede operativa della polizia municipale e relativi agenti, e che i cittadini avvertono come disservizio.

Di fatto l’ufficio del comando della polizia municipale esiste, ma è chiuso da dicembre per mancanza di personale, e i residenti si trovano così costretti, in caso di necessità, a recarsi preso gli uffici di Vaprio d’Adda.

I motivi sarebbero da ricondursi al vuoto lasciato dai due vigili di Pozzo, allontanatisi dal Comune dopo aver vinto un concorso pubblico che li avrebbe destinati ad altre zone.  “Il paradosso della vicenda è che il Comune aveva i soldi in cassa per rimpiazzarli ma non ha potuto usarli “per colpa dei vincoli del governo sulla spesa” – spiega a il Giorno il sindaco Roberto Botter. “Siamo rimasti incastrati in un circolo vizioso che in questi anni ha messo in ginocchio i centri come il nostro”.

L’auspicabile cambio di guardia potrebbe però verificarsi dopo l’estate, ovvero in seguito agli esiti del concorso per l’assunzione di altri due agenti, bandito da Vaprio e che prevede l’assunzione di nuovo personale con contratto a tempo indeterminato.

Un nuovo concorso non garantisce nuovi Agenti

“Il nuovo concorso non è una garanzia di successo – sottolinea Botter a Il Giorno – Non sarebbe la prima volta che non si presenta nessuno. Poi, bisognerà attendere l’esito delle prove, ci vorrà almeno fino all’autunno”. E prosegue: “I paesini della nostra dimensione sono il trampolino di lancio per una carriera nella pubblica amministrazione. Una porta d’accesso da chiudere appena si presenta l’occasione di trasferirsi in un posto più grosso”. Risultato: “Noi rimaniamo a piedi”. Se ne esce solo con una nuova selezione che però “non può essere lanciata prima di mesi, e per noi per fortuna sono trascorsi, per via del solito blocco delle assunzioni. Poi, ci sono i tempi tecnici delle prove, ammesso che qualcuno si presenti a sostenerle. I mesi passano e le famiglie “nostro malgrado” ne pagano le conseguenze. La carenza di personale non si registra solo su questo fronte. . “Abbiamo 17 dipendenti per 6mila abitanti, uno ogni 352 residenti. Ma secondo la pianta organica ce ne dovrebbero essere 22. Siamo in cima alla top-ten dei comuni virtuosi. Basta un dato per capire quanto: lacci e lacciuoli statali promuovono le giunte che per la macchina investono il 40% della spesa corrente. Noi siamo al 20, la metà. Eppure ci ritroviamo senza divise”

Katia Ardemagni

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