Segrate, “Westfield Milano” cambia rotta: più spazio per il cibo con 80 ristoranti
Con l’avanzare sempre più massivo dell’ e-commerce, le abitudini dei consumatori cambiano. Una questione di tendenza e costume di cui s’è resa conto la società Westfield che, fusasi con Unibail Rodamco, dirige il progetto del centro commerciale più grande d’Europa, a Segrate.
Nei piani iniziali, il colosso dello shopping segratese “luxury oriented” avrebbe avuto dimensioni infatti colossali, con una superficie di 185mila mq.
Ma proprio per rispondere alle mutevoli esigenze del consumatore tipo, gli ideatori del Luxury Village “Westfield Milano” cambiano strategia. Nei nuovi piani da presentare al Comune – per un investimento di 1,4 miliardi di euro – la riduzione degli spazi di 30.000 mq e una visione più low profile e a misura di famiglia.
“Ci saranno più ristoranti, che passeranno dai 50 brand dell’attuale progetto agli 80. Saranno 50 i negozi di alta gamma, tra cui probabilmente Armani e Gucci”, riporta il Giorno. «Il progetto è nato qualche anno fa, mentre ora i consumatori cercano un approccio di acquisto diverso, più legato alla multicanalità» Con i cantieri ancora ai blocchi di partenza, Westfield Milano aprirà solo nel 2022, con ritardo sui planning iniziali dovuti anche a rinvii delle concessioni legati ai rimbalzi burocratici, ai tempi degli uffici tecnici comunali relativi alla documentazione dei permessi di costruzione, alll’impasse dei cantieri della “Cassanese Bis, la strada necessaria per portare i consumatori all’ex dogana”.
Katia Ardemagni